breviario




"Lo si direbbe "un libretto di meditazione", un testo cioè, che non va letto tutto di seguito o per trovarne la conclusione. Piuttosto qualcosa da centellinare. Franco Banchi si rivolge direttamente al lettore con la forma confidenziale del "tu". Ma il tono é severo, é autorevole, come quello di un maestro. Lo può fare perché la continua e ricchissima citazione di maestri dello spirito, santi, filosofi, politici di tutte le epoche, da S. Tommaso e S. Agostino a Confucio ed Erasmo da Rotterdam, da De Gasperi e Moro a Maritain e Mounier, da Platone ad Abelardo, da La Pira a Mazzolari e Rosmini, da Giovanni Paolo II a Piovanelli, insieme all'insistente e sapiente richiamo a passi del Vecchio e del Nuovo Testamento, rendono la voce di Banchi ben più forte di quella di un singolo. (...) Mi par di leggere tra le righe un grido alto di dolore per l'attuale decomposizione di tanta politica realizzata da cristiani ed insieme l'appello forte e fiducioso ad una riscoperta delle radici stesse di una presenza cristiana nella politica, visibile, credibile, incisiva, orientatrice, costruttrice di un bene che trova cominciamento e senso proprio nel silenzio in presenza di Dio." (dalla prefazione di Carlo Casini) 



FRANCO BANCHI, Breviario del buon governo - Virtù minime per il cristiano in politica, Ed. Il Vantaggio, Firenze, 1998. Esaurito


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