SCHEDA SUL FILM HAIR

 

1. HAIR: da musical a film (1968 - 1979)

Hair è un musical rock scritto da James Rado e Gerome Ragni (testi) e Galt MacDermot (musica). Rappresenta il prodotto forse più importante della controcultura hippie degli anni sessanta: il suo imponente successo ha significato un autentico terremoto nella cultura sessuale statunitense e ha contribuito a diffondere l'opposizione pacifista alla guerra del Vietnam (numerose sue canzoni sono diventate autentici inni dell'opposizione all'interventismo statunitense). L'irriverenza nei confronti della bandiera statunitense, il modo in cui sono descritti l'uso illegale di droghe e la sessualità, le scene di nudo (accade che l'intero cast sia nudo in scena) hanno provocato numerosissime controversie. Hair ha contribuito alla ridefinizione del musical theatre, partorendo il genere del musical rock. Altre novità importanti furono l'utilizzo di un cast multietnico e l'invito rivolto al pubblico, nel finale, di partecipare in scena ad un be-in.

Dopo un debutto off-Broadway (che non si svolse, cioè, a Broadway) nell'ottobre del 1967 al Public Theater fondato da Joseph Papp e una replica in una discoteca della Midtown di Manhattan, lo show esordì a Broadway al Biltmore Theatre il 29 aprile del 1968. A questo esordio seguirono 1750 performance. Seguì, a breve distanza, una produzione londinese (1997 repliche). Da allora, numerosissime sono state le produzioni teatrali e musicali in tutto il mondo. Molte delle canzoni tratte dal musical hanno raggiunto la Top Forty. Una riduzione cinematografica è stata diretta da Miloš Forman nel 1979.

2. La trama

Il messaggio veicolato da Hair (capelli), il film di Milos Forman del 1979, può essere sintetizzato con uno slogan eco-pacifista in voga alcuni decenni orsono:
"Fate l'amore. Non fate la guerra."

La contestazione giovanile degli anni sessanta aveva rivendicato la libertà e l'uguaglianza sessuale, i cui simboli hanno poi finito per costituire degli elementi di omologazione di massa. Come risulta dal titolo della commedia musicale di Forman, uno di questi simboli sono stati i capelli lunghi della successiva moda unisex. I capelli lunghi servivano appunto a identificare il modo d'essere di quella generazione hippy che in Italia era stata definita più semplicemente con il termine di "capelloni".
Claude Bukowski, un giovane dell'Oklahoma giunge a New York per il servizio militare, ma a Central Park incontra un gruppo di coetanei che hanno bruciato le cartoline di precetto. Si tratta di alcuni hippies che fanno professione di pacifismo e si ribellano alle convenzioni sociali.
Bukowski, avendo a propria disposizione alcuni giorni prima di presentarsi alla base militare, si aggrega a questi ultimi ed insieme a loro s'intrufola al ricevimento per il compleanno di Sheila, una giovane di buona famiglia che aveva visto cavalcare nel parco e di cui si era innamorato.
A seguito degli incidenti che derivano dalla presenza degli intrusi alla festa di compleanno, intervengono però le forze dell'ordine che arrestano i giovani hippies.
Tuttavia, Bukowski offre i propri risparmi per pagare la cauzione che serve a rimettere l'amico George in libertà, il quale riesce a sua volta a procurarsi il danaro sufficiente per far scarcerare anche gli altri.
Bukoski, prima di raggiungere il campo militare, passerà la sua ultima serata da civile con gli amici e con Sheila, provando l'esperienza di un "trip" a base di Lsd.
Trascorso qualche tempo, gli amici al fine di consentirgli di rivedere Sheila, con cui aveva litigato, organizzano un viaggio al campo militare dove si trova in servizio. George si sostituirà a lui per il tempo strettamente necessario a favorire l'incontro tra i due innamorati, ma qualcosa va storto e, sotto le mentite spoglie di Bukowski, George è costretto a partire per il Vietnam, da cui ritornerà in una bara.
Gli amici si ritroveranno così sulla sua tomba, mentre la folla manifesta a favore della pace davanti alla Casa Bianca.

3. Il film

Hair era stato il musical della controcultura, della protesta pacifista, dell'amicizia e dell'amore libero: una produzione off-Broadway chiacchierata e controversa, a causa dell'uso di turpiloquio, dell'abbondanza di riferimenti a sostanze psicoattive e della presenta di nudità integrali. Nel 1979 divenne un film di Milos Forman, che di quello spirito ribelle non poteva che rappresentare un accorato omaggio postumo. Il mito nostalgico non è tramontato, e anche le successive generazioni ne avvertono tuttora il richiamo; la stessa fascinazione che si produsse in un Milos Forman che, appena giunto in America dalla nativa Cecoslovacchia, fu tra coloro che assistettero al primo allestimento teatrale dello show nel 1967.

4. Background storico

Il film del regista cecoslovacco Milos Forman rielabora per il grande schermo un'omonima commedia musicale portata sulle scene nel 1967 e che può essere a buon titolo considerata precorritrice del movimento New Age. Questo movimento è nato all'inizio degli anni settanta in California per svilupparsi poi su scala globale in forma di network attraverso le iniziative di promozione di una nuova spiritualità che fa professione di fede nell'avvento di una Nuova Era. Tale credenza fonda la propria autorità su alcune profezie degli indiani d'America e sulla dottrina orientale dei cicli cosmici, secondo cui il fenomeno astronomico della precessione equinoziale determina nel corso dei millenni un avvicendamento delle costellazioni zodiacali che sorgono lungo l'eliaca del sole all'equinozio di primavera.
Per questa via, la dottrina dei cicli cosmici si sposa inoltre con le credenze apocalittico- millenaristiche della tradizione giudeo-cristiana. L'attuale Era che ha avuto inizio con la nascita di Cristo duemila anno orsono è quella della costellazione dei Pesci, che ora sta volgendo al termine per lasciare il posto all'Era dell'Acquario, la quale sarà caratterizzata dalla pace nel mondo e dall'avvento di una rinnovata spiritualità ed armonia tra l'uomo e la natura. Nella commedia musicale Hair, sono consacrate a tale credenza diverse canzoni, come "Good morning starshine", "Let the sunshine in" e la famosissima "Aquarius".

5. I testi delle canzoni

· Aquarius (musical)

When the moon is in the Seventh House
and Jupiter aligns with Mars
Then peace will guide the planets
And love will steer the stars

This is the dawning of the age of Aquarius
The age of Aquarius
Aquarius! Aquarius!

Harmony and understanding
Sympathy and trust abounding
No more falsehoods or derisions
Golden living dreams of visions
Mystic crystal revelation
And the mind's true liberation
Aquarius! Aquarius!

When the moon is in the Seventh House
and Jupiter aligns with Mars
Then peace will guide the planets
And love will steer the stars

This is the dawning of the age of Aquarius
The age of Aquarius
Aquarius! Aquarius!
As our hearts go beating through the night
We dance unto the dawn of day
To be the bearers of the water
Our light will lead the way

We are the spirit of the age of Aquarius
The age of Aquarius
Aquarius! Aquarius!

Harmony and understanding
Sympathy and trust abounding
Angelic illumination
Rising fiery constellation
Travelling our starry courses
Guided by the cosmic forces
Oh, care for us; Aquarius

Let the sunshine
Let the sunshine in
The sunshine in

Let the sunshine
Let the sunshine in
The sunshine in

Versione italiana di Alberto Truffi, da Musica e Memoria

Quando la Luna entrerà nella Settima Casa
e Giove si allinerà con Marte (1)
allora sarà la pace a guidare i pianeti
e sarà l'amore a guidare le stelle

Sta sorgendo l'era dell'Acquario
l'era dell'Acquario
Acquario! Acquario!

Ci saranno in abbondanza armonia e comprensione
tolleranza e verità
non più ipocrisia e scherno.
I nostri sogni e i nostri ideali diventeranno reali
Una rivelazione mistica, limpida come il cristallo
ed una vera liberazione della mente.
Acquario! Acquario!

Quando la Luna entrerà nella Settima Casa
e Giove si allinerà con Marte
allora sarà la pace a guidare i pianeti
e sarà l'amore a guidare le stelle

Sta sorgendo l'era dell'Acquario
l'era dell'Acquario
Acquario! Acquario!

Mentre i nostri cuori battono per tutta la notte
balliamo fino al sorgere del giorno
per essere i portatori dell'acqua
la nostra luce indicherà la via

Noi siamo l'energia interna dell'era dell'Acquario
l'era dell'Acquario
Acquario! Acquario!

Ci saranno in abbondanza armonia e comprensione
tolleranza e verità
non più ipocrisia e scherno.
Una pura illuminazione
sorgerà fiammeggiante tra le costellazioni
viaggiando lungo le nostre rotte tra le stelle
guidata da forze cosmiche.
Oh, abbi cura di noi, Acquario

Fai entrare la luce del sole splendente
Fai entrare la luce del sole splendente
La luce del sole splendente

Fai entrare la luce del sole splendente
Fai entrare la luce del sole splendente
La luce del sole splendente

· Let The Sunshine In /The Flesh Failures

We Starve-look at one another short of breath
Walking proudly in our winter coats
Wearing smells from laboratories

Facing a dying nation of moving paper fantasy
Listening for the new told lies
With supreme visions of lonely tunes
Somewhere inside something there is a rush of greatness
Who knows what stands in front of our lives
I fashion my future on films in space

Silence tells me secretly
Everything; Everything....

Manchester England, England
Across the Atlantic Sea...
And I'm a genius genius,
I believe in God
And I believe that God
Believes in Claude
That's me, that's me... that's me...
The rest is silence...the rest is silence..

We Starve-look at one another short of breath
Walking proudly in our winter coats
Wearing smells from laboratories

Facing a dying nation of moving paper fantasy
Listening for the new told lies
With supreme visions of lonely tunes

Singing our space songs on a spider web sitar
Life is around you and in you
Answer from Timothy Leary deary

Let the sunshine
Let the sunshine in
The sunshine in

Let the sunshine
Let the sunshine in
The sunshine in

 

Versione italiana di Alberto Truffi, da Musica e Memoria

Noi cerchiamo un altro attimo di vita
mentre avanziamo "fieramente" con i nostri cappotti invernali
portando addosso la puzza dei laboratori

Affrontando una nazione trattata come un popolo di bambini
che ascolta le nuove bugie
che vengono accompagnate da supremi ideali e malinconiche melodie

Da qualche parte dentro di noi c'è qualcosa, è una spinta verso qualcosa di grande
Chi lo sa cosa sta in fronte alle nostre vite
Immagino il mio futuro come un film di fantascienza

E il silenzio mi ripete segretamente
Ogni cosa, ogni cosa

Manchester Inghilterra
dall'altra parte dell'Oceano
e io sono un genio, un genio
io credo in Dio
e io credo che Dio
crede in Claude
che sono io, sono io...
il resto è silienzio, il resto è silenzio

Noi cerchiamo un altro attimo di vita
mentre avanziamo "fieramente" con i nostri cappotti invernali
portando addosso la puzza dei laboratori

Affrontando una nazione trattata come un popolo di bambini
che ascolta le nuove bugie
che vengono accompagnate da supremi ideali e malinconiche melodie

Cantavamo le nostre canzoni che parlano dello spazio accompagnadoci con un sitar fatto con una ragnatela
La vita è attorno a te ed in te
e una risposta arriva dal caro Timothy Leary

Fai entrare la luce del sole splendente
Fai entrare la luce del sole splendente
La luce del sole splendente

Fai entrare la luce del sole splendente
Fai entrare la luce del sole splendente
La luce del sole splendente

6. Approfondimento: La guerra del Vietnam

La Guerra del Vietnam. Un conflitto entrato nella storia e che ha segnato profondamente un'epoca, non solo dal punto di vista politico o militare.
Combattuta tra il 1960 e il 1975, in un periodo di grandi cambiamenti anche dal punto di vista culturale, ha coinvolto un'intera generazione di giovani, dai movimenti pacifisti delle Università ai traumi subiti dai reduci.
Letteratura e Cinema non potevano certo restare indifferenti davanti ad un avvenimento del genere.

Ecco l'introduzione di "Eravamo Giovani in Vietnam", di Harold G. Moore e Joseph L. Galloway:
"Questo è il racconto di cosa facemmo, vedemmo e patimmo durante una campagna nella valle del fiume Ia Drang, sugli altipiani centrali del Vietnam del Sud, nel Novembre del 1965. Eravamo i figli degli anni Cinquanta, giovani seguaci di John Kennedy, e andammo dove ci avevano mandato. Oggi, i nostri volti di giovani ormai vecchi, scavati dalle febbri e dalle notti insonni, ci fissano impietriti, come estranei sperduti e dannati, dalle foto ingiallite che abbiamo conservato in scatole di cartone. Noi sappiamo cos'è stato il Vietnam, e come sembravamo, e agivamo, e parlavamo, e odoravamo. In America pare che non lo sappia nessun altro. E allora per una volta, una volta sola, bisogna dire: è cominciato così, era così. Alla fine i morti non si sono rialzati. I feriti non si sono sciacquati le piaghe per riprendere a vivere come se niente fosse. Nessuno di noi ha lasciato il Vietnam uguale a prima. Questo racconto è il nostro testamento.E' il nostro tributo ai ragazzi americani che ci sono morti accanto, e alle centinaia di ragazzi dell'Armata del popolo morti in quella giungla. Questa è la nostra storia e la loro. Perché un tempo siamo stati soldati, e giovani."
Storia vera di guerra scritta da chi ha vissuto tutto in prima persona. Il 23 ottobre del 1965, 450 soldati americani del primo battaglione del 7° Cavalleggeri vengono trasportati con gli elicotteri in un piccolo spiazzo nelle valli di Ya Drang. Sono immediatamente circondati da 2000 militari nordvietnamiti. Tre giorni dopo, a poco più di due miglia di distanza, il battaglione che avrebbe potuto giungere in loro soccorso viene letteralmente fatto a pezzi. Il luogotenente Hal Moore ha un solo ordine: resistere. E un solo obiettivo: mantenere la promessa di riportare a casa tutti i suoi uomini, vivi o morti.

Per quanto riguarda i film, quelli sulla Guerra del Vietnam costituiscono un filone tra i più fortunati di Hollywood, regalando al mondo alcuni capolavori assoluti della storia del Cinema.

Tutti i trucchi per evitare la leva, come trasferirsi all'estero, sposarsi o iscriversi all'università, le proteste giovanili e il movimento Hippie sono alla base della trama di Hair, film drammatico musicale diretto da Miloš Forman, nel 1979 e basato sull'ononimo musical di Broadway.
Claude è un giovane campagnolo statunitense dell'Oklahoma, volontario alle armi per la Guerra del Vietnam. Trasferitosi a New York pochi giorni prima della partenza, si imbatte a Central Park in un gruppo di Hippies, composto da Berger, Jeannie, Hud e Woof. Innamoratosi con uno sguardo della bella Sheila, figlia di genitori ricchi ed altezzosi, viene aiutato dal nuovo gruppo di amici a conquistarla. Sotto la guida di Berger, Claude si avvicinerà al mondo Hippie e al valore della libertà assoluta. Tra viaggi onirici e l'accrescere del senso di amicizia, il giovane si avvia al campo di addestramento, lasciando alle spalle un mondo per lui nuovo ed affascinante. Gli amici, decisi a fare incontrare per un'ultima volta Sheila e Claude, si dirigono verso il campo, e Berger si sostituisce all'amico per consentirgli di rimanere qualche ora con la ragazza che ama. In questo breve lasso di tempo, il campo viene evacuato ed i soldati trasportati a bordo di un aereo per il Vietnam. Il pacifista Berger si trova così suo malgrado a dover combattere per una guerra in cui non crede, mentre il giovane Claude riesce ad ottenere la libertà. Berger risulterà una delle innumerevoli vittime del conflitto.
Una colonna sonora quella di Hair che ha davvero segnato un'epoca, con brani immortali come Aquarius, espressione della filosofia Hippie che il protagonista abbraccerà nel corso del film.
Vincitore anche di 2 David di Donatello, Miglior Regista Straniero e Miglior Colonna Sonora Musicale Straniera, Hair è una pellicola imperdibile per immergersi di nuovo nello spirito irripetibile di quegli anni.

Del 1987 è invece Good Morning, Vietnam di Barry Levinson. Tratta della permanenza a Saigon, durante la guerra del Vietnam, del disc jockey dell'aviazione Adrian Cronauer, a cui viene affidata la conduzione della radio, che gli regala moltissima popolarità ma anche parecchi denigratori tra i suoi superiori. A dir poco straordinaria la prova di Robin Williams, che interpreta il dj protagonista. Lasciato libero dalla sceneggiatura di improvvisare le scene alla radio, Williams rivela tutto il suo talento nel recitare a braccio realizzando delle scene da togliere il fiato che fanno la fortuna di questo film. L'attore per questo ruolo ha vinto un Golden Globe ed è stato candidato all'Oscar.
Anche qui la colonna sonora ha un'importanza capitale. Dai Beach Boys alle Supremes, da Louis Armostrong a James Brown, brani diventati adesso dei classici e che accompagnano perfettamente ogni scena della storia.
Una commedia agrodolce davvero da non perdere.

Ma probabilmente il titolo più famoso del genere è Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.
Liberamente ispirato al romanzo "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad, vincitore della Palma d'Oro a Cannes, di 3 Golden Globe (Regista, Attore non Protagonista, Colonna Sonora Originale) e di 2 Oscar (fotografia e sonoro), questo film ormai è entrato nell'immaginario collettivo. E' il più visionario e sovreccitato film sul Vietnam, trasformato in mito. Delirante, eccessivo, diseguale, ricco di sequenze straordinarie, assai discusso e talvolta estetizzante nel suo ostentato brio stilistico, nella sua spropositata ambizione di grandiosa complessità. È una riflessione amara, forse disperata, sull'imperialismo USA, erede del colonialismo europeo, sulla follia omicida della civiltà occidentale, sul legno storto dell'umanità.

La scena degli elicotteri con in sottofondo "La cavalcata delle Valchirie" di Wagner o "The End" dei Doors sono conosciute anche a chi non ha visto questo film, che merita non solo per la splendida colonna sonora o per il cast, composto da grandissimi come Marlon Brando, Martin Sheen, Dennis Hopper, Robert Duvall, ma anche e soprattutto per la splendida fotografia, ogni scena colpisce nel profondo con i colori della giungla o le ombre di una stanza.
Nel 2001 è uscito Apocalypse now redux, versione estesa e restaurata, con aggiunta di 53 minuti di scene rispetto al film del 1979.